Bring your own device (BYOD) – chiamato anche bring your own technology (BYOT), bring your own phone (BYOP), e bring your own PC (BYOPC), in italiano: porta il tuo dispositivo, porta la tua tecnologia, porta il tuo telefono e porta il tuo pc – è un’espressione usata per riferirsi alle politiche aziendali che permettono di portare i propri dispositivi personali nel posto di lavoro, e usarli per avere gli accessi privilegiati alle informazioni aziendali e alle loro applicazioni.

Il BYOD consente la containerizzazione, vale a dire creare due ambienti diversi sullo stesso dispositivo, con dati aziendali e dati personali (chiamate, SMS, localizzazione GPS, ecc) rigorosamente separati, fin ad avere una Virtual Machine a livello del Sistema Operativo controllata dall’IT aziendale, o nel firmware del processore (a livello hardware, al di sotto del sistema operativo), o ricorrere a soluzioni di hosted virtual desktop (HVD) o virtual mobile OS, con cui l’utente si collega alla Intranet aziendale ad applicazioni e dati che fisicamente risiedono su un server remoto.

Il termine è anche usato per descrivere le stesse pratiche applicati agli studenti che usano i loro dispositivi in ambito educativo.[1] È stato proposto di applicare il BYOD anche in Italia al mondo della scuola per ovviare alla scarsità di dotazione informatica e l’insufficienza dei fondi pubblici.[2]